LA RAZZA MANGALICA


Mangalica - Mangaliz - Mangalits
Atlante delle razze suine - Razze suine estere

Origine, diffusione e caratteristiche produttive

La razza Mangalica (o Mangaliza, Mangalitsa, Wollschwein in tedesco) era molto diffusa un tempo in Ungheria e nei paesi limitrofi (es. Romania); famosa tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo per la qualità delle carni (impiegate per la produzione di salame ungherese).
L'origine della Mangalica è incerta: deriverebbe direttamente dal cinghiale europeo (Cornevin), dall'incrocio tra il porco domestico europeo e quello indiano (Nathusius), dal maiale turco (Fitzinger) e ancora dall'incrocio tra il maiale indiano e il cinghiale (Monostori).
I suini di questa razza hanno fatto la fortuna degli allevatori ungheresi e di altri paesi balcanici, che ne esportavano in gran numero, specialmente nella seconda metà del secolo XIX e nei primi decenni del XX, sino a quando le razze inglesi si diffusero rapidamente e gli animali molto grassi vennero sempre meno ricercati.
Una caratteristica precipua della razza Mangalica è appunto quella di depositare un'enorme quantità di grasso, il cui spessore sul dorso può superare i 20 cm; anche la carne, gustosissima, è abbondantemente infiltrata di grasso.

Caratteristiche morfologiche

Carattere tipico della razza Mangalica è costituito dal pelame, in genere biondo o bianco, ma anche nero o ventre di rondine. Le setole sono di due tipi: alcune, lunghe cm 6-8 e spesse 200-230 micron, sono comuni setole; altre, più corte (4-5 cm) e molto più fini (40-55 micron), sono crespe e conferiscono all'animale un aspetto particolare. Le setole sono più abbondanti in inverno, specie nei soggetti che vivono all'aperto. Non sono animali di grande mole, l'altezza è infatti di cm 70-75, ma bene ingrassati possono toccare non di rado i due quintali di peso e raggiungere anche i kg 220-230. Il numero di maialetti per parto è di 6-8 soltanto, ma la carriera riproduttiva è lunga e la resistenza ad avverse condizioni climatiche è accentuata, specialmente a freddi anche molto intensi.


FONTE: https://www.agraria.org 


Il Mangalica è una razza di maiale molto diffusa nella zona dei Balcani e dell'Ungheria.

Caratteristiche

Ne esiste una variante bianca o bionda, una nera (pancia di rondine) ed una rossa. Possiede due tipi di setole, alcune corte e altre molto lunghe e sottili, che gli fanno assumere una fitta e voluminosa peluria, adatta a proteggersi dal freddo. Al pari dei cinghiali, i suinetti di questa razza nascono con un mantello striato.

Può raggiungere anche 300 kg di peso e lo strato di lardo può arrivare anche a 20 cm di spessore. Prima che si diffondessero le razze britanniche la sua carne era molto apprezzata per la produzione di salame ungherese.

Sull'orlo dell'estinzione, dagli anni novanta, grazie al contributo di una azienda spagnola "Monte Nevado", è stato possibile un processo di recupero della specie. Attualmente sono allevati circa 60.000 maiali di questa razza in Ungheria, Austria, Germania e Svizzera. L'azienda spagnola "Monte Nevado" è stata insignita dal governo ungherese della Croce al merito.


https://it.wikipedia.org/wiki/Mangalica

IL TERRITORIO

La fiumara e gli orti

La fiumara (Fiume Noce) rappresenta un elemento fondamentale ed identitario della nostra comunità. Sulle sue sponde in c.da Martiri, appunto, nel III Secolo avvenne il martirio dei  Santi Martiri Primo-Sonzio-Valentino venerati a Tito, evento che ha dato il nome alla contrada stessa dove appunto sorgeva l’antica Cappella dei “Martiri”. Più a valle, sulla sponda destra sorse e si sviluppò il primo insediamento urbano di Tito con le sue attività produttive di pregio.

L’Amministrazione Comunale intende valorizzare e conservare il segno di questa intensa simbiosi tra i nostri antenati e la “hjumara”. Testimonianze sono rinvenibili nei numerosi mulini ad acqua, nella fitta rete di canali derivati dal fiume stesso, per l’irrigazione di un ampio e fertile comprensorio di orti da c.da Martiri fino alla Madonna delle Grazie ed oltre ancora. Rigogliose colture ortive che in passato hanno costituito la base dell’economia locale, tradizioni e riti connessi al ciclo delle stagioni e della terra.

In tale importante contesto antropologico, sociale ed economico, l’Amministrazione Comunale intende favorire gli ortolani ancora attivi e anche future iniziative nel settore ortivo e floro-vivaistico, garantendo una concessione trentennale di derivazione della risorsa acqua dal Fiume Noce, per scopi irrigui all’intero comprensorio.

L'ALLEVAMENTO

 

Il suo aspetto è curioso, è tra le più antiche razze europee di suini e principalmente diffusa nella zona dei Balcani e a rischio estinzione fino gli anni novanta.

Il suo pelo lungo, riccio e lanoso che ne caratterizza l’aspetto, ha la funzione di proteggerlo dal freddo in inverno e dal caldo in estate, e si può distinguere in tre diverse colorazioni: bianco, rosso o a rondine (nero con pancia bianca).

La razza Mangalica si presta ad un tipo di allevamento brado o semibrado, il nostro suiono ama pascolare libero in cerca di erbe e radici naturali, e il suo accrescimento è molto lento.

La carne è di un bel rosso scuro, e caratterizzata da un’elevata marezzatura, mentre il suo grasso, presente in notevole quantità, è ricco di acidi grassi insaturi e omega 3 che lo rendono altamente digeribile e in grado di sciogliersi all’istante sul palato.

La carne di Mangalica, il maiale-pecora

Il Mangalica, specie originaria dell’Ungheria, è il risultato di svariati incrocio tra una razza di maiali portati dagli antichi romani e un maiale di montagna semi selvaggio.

Noto anche come maiale-pecora per il foIto pelo e per il grasso infiltrato, il Mangalica si è sviluppato nei secoli per la capacità ideale di adattamento ai freddi inverni ungheresi dove questa specie vive.

Dopo la seconda guerra mondiale il Mangalica iniziò un lento processo di estinzione, sostituito dal più redditizio maiale bianco, fino al 1991 quando se ne contavano solo 200 scrofe in tutta l’Ungheria.

La famiglia Monte Nevado, già forte di una tradizione di lavorazione del maiale nero iberico, trovò nella specie molte affinità e da allora lavora alla preservazione della specie. 

Allevamento e qualità

Il Mangalica, viene allevato in modo semi-intensivo (con accesso cioè ai cortili e la possibilità di muoversi). Le scrofe riposano in giacigli di paglia, senza gabbie.

Non sono sottoposti antibiotico o OGM usato come misura massiccia o preventiva. La carne non contiene OGM, antibiotici o soia.
Gli allevamenti sono realizzati in modo da non procurare stress ai maiali durante la loro vita, in modo da preservarne la qualità.

Considerato il «kobe dei maiali» per le infiltrazioni di grasso, la carne dei maiali di Mangalica è nota per la succosità e per la marmorizzazione. Ricca di Omega3 e Omega6 e di antiossidanti.

I prodotti

Le carni di Mangalica sono disponibili in ultracongelato: è una scelta fatta per garantire la migliore qualità possibile! Sia per ridurre la carica batterica e rendere utilizzabile in modo facile questa carne, sia anche perchè in questo modo se ne preservano sapori ed odori anche a molti chilometri -e tanto tempo- di distanza.


 

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